Domenica di Pentecoste - 8 giugno 2025
Vento nuovo
Ci siamo. C'è lo Spirito! E poi ci siamo noi. E’ ciò che hanno capito gli apostoli, capito col cuore, non con la testa. Finché erano solo testa, solo ragione, rimanevano asserragliati nel cenacolo: quando hanno ascoltato il cuore, sono usciti e sono diventati testimoni della vita nuova.
Lo Spirito ci insegna come vivere, non che cosa fare, ma come fare: è diverso. Non ti dice lo Spirito quale moglie o compagna scegliere, quanti figli, quale lavoro: quando hai deciso tu, lo Spirito ti affianca, soffia, ti parla e ti consiglia come agire in quella situazione, nei momenti delicati.
'Ci insegna ogni cosa', ci suggerisce: gonfia le nostre vele affinché usciamo dal porticciolo e ci lanciamo in mare aperto; nel mare a volte insidioso e pericoloso della vita, ma dove respiri il vento pieno di salsedine e dove il pesce è abbondante. Ci manda lo Spirito non grazie ai nostri meriti, ma perché lui guida la Chiesa .
Nel percorso in preparazione al Battesimo facciamo disegnare una barca indicando qual è l’equipaggio, quali sono gli scogli, con quale forza si muove. Facciamo fatica a capire che la Chiesa che ci ha accolto nel Battesimo si muove grazie allo Spirito, che suggerisce come vivere in ogni situazione e circostanza.
Quando si parla di spirito si pensa normalmente a qualcosa di fumoso, di indefinito, di nascosto e lontano dalla vita concreta: in opposizione si pensa che ci sia la materia, vicina a noi, visibile, a portata di mano, fatta di carne come noi. E allora si pensa che lo Spirito non c’entri con noi, mentre la materia sì! Solo quando ci innamoriamo, o scopriamo l’amore, o incontriamo un vero amico o in una sofferenza o quando muore una persona cara, allora entriamo in un’altra dimensione e comprendiamo che c’è di più della materia, c’è un oltre, che certe cose non si spiegano né si capiscono con la materia, che ciò che più conta nella vita lo intuisci e basta. Per capire non devi guardare lontano, devi guardarti dentro e imparare ad ascoltare la voce dello Spirito, devi imparare una lingua nuova, devi lasciarti andare, devi fare come i bambini che sanno stupirsi e gioire per le cose semplici di ogni giorno.
Gli apostoli e Maria si sono fidati e hanno capito che quel Messia che avevano rifiutato, tradito, abbandonato, ora era più vivo che mai dentro, nel pensiero, nel cuore, nell’amore che donava a tutti. Così è nata la Chiesa, dal cenacolo pieno di angoscia e terrore alla strada e alle piazze dove c’era il desiderio di incontrare ancora il risorto in un povero, in un malato, con un gesto di amore, lavando i piedi di qualcuno, amando quelli che li odiavano.
Una Chiesa innamorata di ogni uomo, alla ricerca del Risorto, sulle strade della vita, una Chiesa fatta ancora di peccatori, ma di peccatori perdonati e amati da Dio.
Gesù risorto, asceso non al cielo ma nella vita, nel cuore, negli sguardi, ora dice ai suoi di non aver paura di uscire allo scoperto, di annunciare a tutti ciò che ha fatto e di cercarlo in mezzo ai fratelli e sorelle.
Invitati a raccontare a tutti che si può vivere in un altro modo e che lo Spirito ti rende più leggero, più vivo, più capace di essere libero e veramente donna e uomo nel mondo.
Lo Spirito è semplicemente Dio che abita in noi, dimora in noi ci fa vivere con uno stile nuovo.
O Spirito santo, vento nuovo, abbiamo bisogno di te per vivere e non sopravvivere, per rialzarci quando siamo a terra, per continuare a sperare e donare speranza, per trasformare il male in bene e ricominciare ogni volta che qualcuno ci dice che 'è finita'!
Vieni Spirito ospite dolce dell’anima, rendici tuoi testimoni nel mondo.